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La chirurgia videoendoscopica, dalla sua concezione nel ringiovanimento della regione frontale ad opera del creativo Dott. Luis Vasconez, viene sempre più applicata ad altre aree della chirurgia estetica e ricostruttiva del viso e del corpo. Attualmente la chirurgia plastica endoscopica ha compiuto tredici anni di esistenza e, per celebrare questo importante evento, la collega e amica Dott.ssa Ana Zulmira Badin ci delizia con questa eccellente opera. Questo testo, Chirurgia Videoendoscopia per il Body Contouring e procedure complementari, presenta una completa revisione degli aspetti più importanti collegati alle tecniche endoscopiche corporali ed introduce nuovi concetti e applicazioni chirurgiche. In questa valida e opportuna contribuzione della Dott.ssa Badin sono stati riuniti brillanti collaboratori e tra questi vari pionieri nel campo della chirurgia plastica endoscopica. Quando citiamo il concetto di formazione in videoendoscopia il mio omaggio va ad una eccellente maestra, presente in questo progetto, la Dott.ssa Lydia Masako Ferreira, che ha rivoluzionato il concetto dinsegnamento, organizzando, nel 2004, un corso miliare, della durata di otto mesi, che ha permesso la formazione di decine di chirurghi plastici brasiliani. I capitoli di questo libro illustrano una grande varietà di applicazioni della chirurgia estetica e ricostruttiva della mammella, addome, glutei, estremità inferiori oltre che le tecniche per la preparazione dei lembi e lespansione dei tessuti. Cè un capitolo innovativo, dedicato alle applicazioni dellendoscopia nella chirurgia del palato. La parte finale dei procedimenti ancillari è una sorpresa gratificante per il lettore. Infatti gli autori presentano nuovi concetti complementari alla videoendoscopia e alla liposuzione. Dallintroduzione della videoendoscopia nel 1993, molte sono state le innovazioni. Alcune di queste tecniche sono sopravvissute al test del tempo e oggi risultano tecniche di riferimento in chirurgia plastica e ricostruttiva. Lendoscopia rispetto al concetto originale, di essere una chirurgia dalle piccole cicatrici, si è evoluta e oggi offre risultati simili alle tecniche convenzionali, diventando unopzione di trattamento in più per il paziente. Questo libro introduce il mondo dellendoscopia ai nuovi chirurghi plastici ed offre anche una ricca fonte di nuovi concetti ai colleghi che già utilizzano queste tecniche da più di una decade. Ringrazio la dott.ssa Ana Zulmira Badin e il suo gruppo di collaboratori per il privilegio datomi di eseguire la revisione di questo prezioso contributo, il che rafforza la mia ammirazione per Ana Zulmira, unesponente instancabile della chirurgia plastica, creatrice di opere di meritata fama e successo
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